La normativa ancora oggi, anno 2011, non è arrivata ad essere legiferata a causa della solita burocrazia italiana.
I team, comunque, dopo aver scritto lo STANDARD ITALIANO SALTO CON L'ELASTICO ( SISE ) che prevede una linea guida di operazioni, materiali e attrezzature da usare nelle attività di bungee jumping in Italia, si sono impegnati a rispettarlo secondo tutti suoi punti.
"Il team di Rupert Hirner, ha portato la sicurezza a uno step più alto. Da bravi austriaci, oltre a rispettare tutte le regole dello standard italiano, hanno il vantaggio di lavorare con strutture e materiali all'avanguardia grazie anche alla decennale esperienza del team, il primo a proporre questa esperienza in Europa.".
Le procedure prevedono un doppio controllo da parte di più operatori su tutte le fasi di preparazione del lancio.
UN VOLO DI 100 METRI - I due sono precipitati da un'altezza di circa 100 metri, rimanendo uccisi sul colpo. L'incidente è avvenuto in località Ponte Canale, in una gola tra Polino e Arrone. Si tratta di una zona dove il bungee jumping veniva praticato ormai da diverso tempo. I giovani, Alberto Galletti e Tiziana Accorrà, si sono lanciati da un ponte costruito durante il fascismo, con delle campate particolarmente alte, sotto al quale scorre un torrente che per la maggior parte dell'anno è però in secca. Lui era un caporalmaggiore della Folgore, di Magliano Sabina (Rieti). Proprio oggi il giovane avrebbe festeggiato il venticinquesimo compleanno. Con lui è morta sul colpo anche la fidanzata.
VIDEOCASSETTA - «L'impianto era già chiuso - ha detto il gestore intervistato ieri sera sera dal Tg3 dell'Umbria - e i due giovani mi hanno chiamato al telefono all' ultimo momento. Mi hanno detto che erano ad Arrone, pregandomi di non chiudere l'impianto, di aspettarli. È stata una fatalità». Approfittando della festività del primo maggio e della bella giornata, in molti avevano deciso di provare l'emozione del salto. Tutti gli altri lanci si erano svolti senza problemi. Una videocamera ha ripreso il salto della morte: la videocassetta è ora al vaglio dei carabinieri e del magistrato che coordina l'inchiesta. A chiedere di essere ripresi erano stati i due giovani. Per questo avevano pagato 70 euro, mentre il costo di un lancio senza ripresa e di 50 euro. Nel filmato - secondo indiscrezioni - si vedrebbero Accorrà e Galletti lanciarsi nel vuoto, ma non sarebbe inquadrata la «base di lancio» ancorata al ponte. Su questa struttura si sta concentrando l'attenzione degli investigatori che stanno cercando di capire le cause dell' incidente.
La perizia decretò che la colpa non era da attribuire al sistema "elastico - moschettoni" ma ad un errore umano.
Successe difatti che a causa di un mix tra distrazione e stanchezza l'operatore non ancorò nella giusta maniera l'elastico alla struttura. Il risultato fu che una volta che la coppia di saltatori si lanciò, non essendoci ancoraggio, precipitarono con tutto l'elastico sul greto del fiume.